TERAMO – Sarà cremato, senza un funerale ma con una semplice benedizione, Lorenzo Liberato, il 70enne ex carabiniere, bancario in pensione, ex consigliere comunale di Cortino. Ammalato del male di vivere, acuito da un cancro che lo aveva minato nell’anima e nella testa. Lorenzo ha organizzato un lucido addio, ha preparato la sua morte con drammatica pianificazione, ha tranquillizzato tutti con parole pacate, conoscendo solo e soltanto lui quello che di lì a poco avrebbe ‘dovuto’ fare: ha scelto infine il giorno del suo compleanno, i suoi 70 anni, per dire addio al mondo terreno. Un colpo di pistola alla testa, e il buio ha coperto tutto, vita, esperienze, affetti, dolori, gioie, malattie. Lorenzo non ha agito d’impeto, ha premeditato il suo suicidio. Negli ultimi giorni ha sistemato tutto quello che doveva, andando perfino a trovare i suoi vecchi colleghi, compagni di lavoro della Banca d’Italia, dove aveva lavorato una vita, sempre lontano da Teramo e dalla sua Cortino, dove era nato e dove trascorreva gran parte della sua vita da pensionato. In banca ha messo a posto i conti, poi all’indomani si è alzato di buon’ora e ha detto alla compagna che festeggiava i suoi 70 anni con una passeggiata al mare. E’ uscito e non è più tornato. Invece di andare verso il mare è salito a Fonte Palumbo, nella sua casetta, e ha premuto il grilletto della sua vecchia pistola.
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